Innanzitutto, mi presento: mi chiamo Franco Olgiati, e porto avanti con grande orgoglio la storia e la tradizione del nostro studio dentistico a Busto Arsizio, avviato oltre 60 anni fa da mio padre Giulio.
La reputazione e la fiducia nei confronti di una figura importante come un dentista, che in modo letterale va a “mettere le mani in bocca” al paziente, non si costruisce in un giorno: per questo voglio raccontarti brevemente come è nato e si è sviluppato negli anni il nostro studio.
La storia dello studio dentistico Olgiati è fatta di tradizione, grande passione per il proprio lavoro e attaccamento al territorio in cui può vantare oltre sessant’anni di attività.
Ma andiamo con ordine.
Nel dopoguerra mio padre Giulio si laureò e cominciò ad esercitare come medico. Prese poi la specialità in odontoiatria e aprì il suo studio dentistico; a quei tempi c’erano sette dentisti a Busto Arsizio e l’odontoiatria in Italia era indietro rispetto agli altri paesi.
Mio padre fu uno dei primi ad andare a Brugg, piccola città svizzera dove insegnava un bravissimo dentista. Cominciò a mettere in pratica con entusiasmo gli insegnamenti del dottor Biaggi, un grande uomo e dentista che insegnava ai dentisti come fare il loro lavoro. Divenne un protesista piuttosto apprezzato, e, dopo aver fatto corsi col professor Vogel di Milano cominciò ad occuparsi di parodontologia. Stiamo parlando del passato, di quando non si mettevano i guanti, quando non c’erano ancora le autoclavi nemmeno in ospedale, ma molti lavori eseguiti da mio padre sono ancora in bocca ai pazienti.
Nel 1986 mi sono laureato a Milano in odontoiatria (110/110); eravamo tra i primi che uscivano da un corso di laurea a numero chiuso, quasi fosse un liceo. Molti dei miei compagni sono ora professionisti molto stimabili e preparati.
Gli ultimi due anni prima della laurea e i primi anni di lavoro ho avuto la fortuna di lavorare al fianco del Prof. Carlo Braccini e di frequentare gli studi del dottor Fabio Toffenetti (socio fondatore della società italiana di parodontologia e dell’accademia italiana di conservativa) e quello del dottor Ivano Casartelli (grande clinico e protesista di Como).
Questi anni sono stati fondamentali per formare la mia attitudine alla professione, in particolare il dottor Casartelli mi ha trasmesso la curiosità e il piacere di approfondire ogni cosa che si fa e il dottor Fabio Toffenetti mi ha trasmesso la sua passione per il particolare, il perfezionismo, il non dare mai nulla per scontato, e mi ha fatto capire che un professionista che è in grado di fare più cose bene (a livello specialistico), può in alcuni casi essere migliore che più professionisti messi insieme.
Con queste idee e con questo approccio, durante i primi anni di attività, ho seguito moltissimi corsi, ho frequentato tutti i professionisti che ritenevo migliori in un determinato campo. Sicuramente ci sono voluti parecchi anni prima che raggiungessi un certo livello di qualità in ogni branca. Nel ’91 e nel ’93 vinsi il primo premio per la qualità dei lavori presentati in due dei tre concorsi indetti dall’Associazione Nazionale Dentisti Italiani della provincia di Varese, per valutare il livello di qualità dei suoi associati.
Nel ‘91 per la prima volta ebbi l’occasione di ascoltare a Venezia i dottori Gianfranco Carnevale, Gianfranco Di Febo e Roberto Bonfiglioli, che parlavano dopo la prestigiosa scuola di New York. Rimasi profondamente colpito per come questi tre grandi professionisti fossero stati capaci di mettere a punto una tecnica che, sinergicamente, sfruttava il meglio che al momento era a disposizione, rispettivamente nei campi della parodontologia, della protesi e della tecnologia protesica, per risolvere casi complessi. La scuola italiana aveva colmato il gap e la scuola di Bologna (così viene definito il gruppo Carnevale, Di Febo, Bonfiglioli) veniva riconosciuta in tutto il mondo per il suo valore.
Ho successivamente partecipato al corso biennale che questi tre professionisti tenevano a Bologna, studiando e lavorando su casi complessi, per arrivare con domande ed esperienza all’appuntamento. Nel 1997-1998 ho passato molto tempo a Bologna nello studio Carnevale /di Febo e nello studio dell’odontotecnico Roberto Bonfiglioli. Abbiamo discusso centinaia di casi, risolto 12 casi complessi, di cui uno (protesico,parodontale ed implantare) eseguito integralmente da me su un mio paziente. Questa esperienza è stata forse la più importante e formativa di tutta la mia vita professionale.
Altri corsi, anche molto prestigiosi, ai quali ho in seguito partecipato facendo interventi complessi di implantologia e di grande rialzo di seno, di rigenerazione ossea, chirurgia parodontale, microchirurgia parodontale hanno aggiunto conoscenze, ma non sono stati così importanti come la lunga ed approfondita esperienza di Bologna.
In tutti questi anni ho lavorato a tempo pieno a Busto Arsizio. Qualche caso risolto esemplificativo lo potete trovare nei case report. Continuo a studiare e seguire corsi.
Ora a 38 anni dalla laurea, a 62 anni, ho ancora piacere di lavorare e una grande curiosità. Nel nostro studio abbiamo ora un microscopio e nuovi macchinari all’avanguardia ma la filosofia che ci guida è sempre quella che ci è stata trasmessa, sempre attuale anche in questi tempi dove sembrerebbe che i valori sono altri. C’è ancora bisogno del cervello, della capacità di fare diagnosi, di empatia, di una profonda conoscenza delle regole della fisiologia e della patologia, senza preconcetti, pregiudizi, dogmi e l’ umiltà di cercare di capire tutti i giorni il complesso intreccio di relazioni che caratterizzano il funzionamento del nostro organismo, del quale siamo in grado di capire solo una parte.